Ha seguito la partita sugli spalti accanto l’Ad Milan. Ha imprecato, si è arrabbiato quando i giocatori sbagliavano alcuni movimenti o mostravanao sbavature soprattutto difensive. Gianluca Petrachi al momento è un uomo solo. Un uomo solo a cercare di tenere la barra a dritta di una nave a rischio naufragio. Il capitano di coperta in questo caso Martusciello, con block notes alla mano prende appunti e tiene il pugno duro con chi non lotta (vedi Lassana). Petrachi, ha dichiarato dopo l’amichevole con il Volos che sta affrontando difficoltà nel cedere i giocatori a causa della necessità di alleggerire il monte ingaggi. Il DSha sottolineato che la squadra è in una fase di trasformazione e che sta lavorando duramente per affrontare le problematiche. Ha anche affermato che egli stesso si sta impegnando al massimo non dormendo la notte, per piazzare i calciatori e dare un’identità diversa alla squadra. L’ex direttore sportivo della Roma è apparso alquanto avvilito nella sala stampa ieri. Avvilito ma per nulla intenzionato a gettare la spugna. Lotta da solo, contro una società che lo ha abbandonato a se stesso. Solo contro la tifoseria scollata dalla società. Solo contro buona parte di una squadra che non è squadra ma solo atleti fermi in un centro estivo in attesa di destinazione. Petrachi è un uomo solo ma con tanta dignità. “Più riuscirò a fare in uscita, più porterò gente con la testa sgombra” le sue parole di ieri
