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Ruggi, l’azienda impone il “bavaglio” ai dipendenti nelle comunicazioni con la stampa

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L’articolo 9 del nuovo codice etico dell’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, approvato ieri dal direttore generale Vincenzo D’Amato,  regolamenta – come riporta oggi il quotidiano “L’Ora” consultabile online –  i rapporti con i mass media.

La disciplina della comunicazione, visto il notevole clamore mediatico che hanno suscitato, negli ultimi anni, diverse situazioni verificatesi tra le mura dell’azienda, sarà piuttosto stringente: “Le comunicazioni verso l’ambiente esterno dovranno essere veritiere, chiare e non strumentali, coerenti, accurate e con- formi alle politiche ed ai programmi aziendali.

Dipendenti, collaboratori e consulenti non delegati o espressamente autorizzati devono astenersi dal rilasciare a qualsiasi titolo comunicazioni formali o informali verso l’esterno secondo quanto previsto dalle procedure aziendali.

Le informazioni verso l’esterno devono essere, in ogni caso, tempestive e coordinate”.

Anche i dipendenti ed i collaboratori della realtà ospedaliera, a qualsiasi titolo, saranno soggetti al divieto di diffusione di riprese audiovisive non autorizzate oltre che dati che possono evincersi dalle cartelle cliniche.

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