E, invece, a che dobbiamo assistere? A una trafila, come sempre ben allineata, sulla benché minima ammissione, anche in linea generale, di precise e inammissibili responsabilità. Un esempio? Perché non è stata ancora completata l’opera autostradale in questione? Per colpa di chi? Provate a spulciare bene ogni giornale: non c’è, non esiste, non è presente nessuna assunzione almeno di un ritardo.
Niente – ha detto la Spinelli a Le Cronache – . Ma il discorso più ampio al quale dovremmo ribellarci – e la Feneal Uil continuerà a farlo, a dispetto anche di chi prova a non prenderci in considerazione – è quello di non guardarci mai con attenzione, intorno: solo a Eboli esistono queste situazioni che all’improvviso possono riversarsi sulle nostre spalle? Per esempio: autostrada (ma con una consistente parte ancora incentrata su un filo di asfalto che collega Baronissi a Salerno) Salerno/Avellino. Ma quanti progetti di allargamento, terze corsie, ammodernamento e sicurezza veramente esistono? E i finanziamenti? A quanti milioni di euro ammontano? E, soprattutto, quando accadrà (veramente) qualcosa? E lo svincolo in uscita di Castel San Giorgio? E Sarno? Ma nessuno – nessuno – ha intenzione di mettersi veramente a lavorare? Non di presentare progetti e di illustrare lavori ancora da fare». Lala Feneal Uil ha chiesto più volte di cercare di capire con chiarezza – «non come per i lavori ferroviari per l’Alta Velocità, dove siamo stati semplicemente messi a casa, per non, eventualmente, nuocere. Ma noi abbiamo ancora voglia di ragionare e anche di incazzarci. Ma tanto – avranno ritenuto – è inutile, andremo avanti lo stesso. E, invece, nel frattempo, siamo andati tutti indietro. Tutti. Con altre due morti a Eboli che pesano sulle coscienze. Ma noi non ci arrendiamo. Siamo pronti a fare la nostra parte, che significa non dare tregua a chi deve fare – non annunciare che farà, che sta facendo, che in parte ha già fatto – le cose di cui tutta l’Italia si è resa conto. A Eboli occorre rendere agibile e sicuro uno svincolo autostradale, è lì che sono morti pochi giorni fa due avvocati, due splendide persone, due amici della città di Salerno. E nessuno ha voluto capire che è morto anche un pezzo vitale di noi».
fonte Le Cronache