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Spinelli: «La tragedia di Eboli e la fuga (di tutti) dalle proprie responsabilità»

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Proprio nei giorni scorsi la segretaria generale della Feneal Uil Salerno Patrizia Spinelli è intervenuta sul drammatico scontro nel quale hanno perso la vita i due avvocati salernitani: «La rappresentazione mediatica, che, ormai, dura da più giorni, ci impone di intervenire per provare a dire qualcosa di sensato, più ragionato e vero, rispetto a quello che è stato detto, soprattutto dalla politica o dalla classe politico-amministrativa locale (forse localistica) sulla tragedia che si è verificata allo svincolo autostradale di Eboli che ha solo illuminato la triste faccia della realtà, mettendo in luce la più totale irresponsabilità, ad ogni singolo livello decisionale, rispetto alle cose da fare, alle tragedie da rimandare indietro, da non tollerare che possano mai accadere sul nostro territorio.

E, invece, a che dobbiamo assistere? A una trafila, come sempre ben allineata, sulla benché minima ammissione, anche in linea generale, di precise e inammissibili responsabilità. Un esempio? Perché non è stata ancora completata l’opera autostradale in questione? Per colpa di chi? Provate a spulciare bene ogni giornale: non c’è, non esiste, non è presente nessuna assunzione almeno di un ritardo.

Niente – ha detto la Spinelli a Le Cronache – . Ma il discorso più ampio al quale dovremmo ribellarci – e la Feneal Uil continuerà a farlo, a dispetto anche di chi prova a non prenderci in considerazione – è quello di non guardarci mai con attenzione, intorno: solo a Eboli esistono queste situazioni che all’improvviso possono riversarsi sulle nostre spalle? Per esempio: autostrada (ma con una consistente parte ancora incentrata su un filo di asfalto che collega Baronissi a Salerno) Salerno/Avellino. Ma quanti progetti di allargamento, terze corsie, ammodernamento e sicurezza veramente esistono? E i finanziamenti? A quanti milioni di euro ammontano? E, soprattutto, quando accadrà (veramente) qualcosa? E lo svincolo in uscita di Castel San Giorgio? E Sarno? Ma nessuno – nessuno – ha intenzione di mettersi veramente a lavorare? Non di presentare progetti e di illustrare lavori ancora da fare». Lala Feneal Uil ha chiesto più volte di cercare di capire con chiarezza – «non come per i lavori ferroviari per l’Alta Velocità, dove siamo stati semplicemente messi a casa, per non, eventualmente, nuocere. Ma noi abbiamo ancora voglia di ragionare e anche di incazzarci. Ma tanto – avranno ritenuto – è inutile, andremo avanti lo stesso. E, invece, nel frattempo, siamo andati tutti indietro. Tutti. Con altre due morti a Eboli che pesano sulle coscienze. Ma noi non ci arrendiamo. Siamo pronti a fare la nostra parte, che significa non dare tregua a chi deve fare – non annunciare che farà, che sta facendo, che in parte ha già fatto – le cose di cui tutta l’Italia si è resa conto. A Eboli occorre rendere agibile e sicuro uno svincolo autostradale, è lì che sono morti pochi giorni fa due avvocati, due splendide persone, due amici della città di Salerno. E nessuno ha voluto capire che è morto anche un pezzo vitale di noi». 

fonte Le Cronache

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