“Le critiche rivolte dal direttore Claudio Gubitosi al Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano sui fondi destinati al Festival di Giffoni sono politicamente strumentali e soprattutto infondate”. Lo dichiara, in una nota, il deputato di Fratelli d’Italia Imma Vietri. “Al Festival di Giffoni – come precisato dal MiC – sono state erogate somme che sono arrivate fino a 950mila euro per l’edizione del 2023 su uno stanziamento complessivo di 7 milioni di euro: un investimento notevole, secondo solo a quello previsto per la Mostra del Cinema di Venezia. Questo stanziamento generale è rimasto invariato nel 2024. Al GFF, quindi, nel 2023 è andato il 13.57 per cento dell’intero ammontare delle risorse destinate a tutti i festival, rassegne e premi cinematografici italiani. Il Mic, inoltre, accogliendo la proposta di molti altri promotori ha pensato di mettere nel bando annuale un tetto di 400mila euro per giungere a una ripartizione più equa e aprire a un numero maggiore di soggetti beneficiari. C’è stata una correzione generale del bando e una razionalizzazione che non puntavano a penalizzare alcuno, ma solo a introdurre principi più equi. I numeri, quelli veri, smentiscono dunque sul nascere la polemica tutta politica inscenata dal direttore Gubitosi. Tra l’altro il Festival di quest’anno, leggendo il programma e vedendo le foto pubblicate sui social, si è trasformato di fatto in una passerella elettorale per i leader dei partiti di opposizione come Elly Schlein, Giuseppe Conte e Nicola Fratoianni. E ieri anche per un solo deputato, guarda caso sempre di opposizione, che è anche figlio del governatore della Campania, al quale Gubitosi è noto essere politicamente assai vicino. Peccato – sottolinea Vietri – che il direttore del Festival non abbia avuto il garbo istituzionale di estendere l’invito a noi parlamentari di maggioranza del territorio, ai quali però ora chiede di promuovere un emendamento alla prossima legge di bilancio per un finanziamento fisso da stanziare per il Festival. Al di là di tutto, comunque, il sostegno da parte del Governo Meloni e in particolare del Ministro Sangiuliano non verrà mai meno. Il Festival però è del cinema, è della cultura, è dei ragazzi ed a tutti loro bisogna consegnare non polemiche ma strumenti per accompagnarli nel loro percorso di vita” conclude Vietri.