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A Maiori rinasce da un limone di 300 anni il limoneto del marchese Mezzacapo

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Nel limoneto del marchese Mezzacapo, affidato dal Comune di Maiori al Consorzio di Tutela “Limone Costa d’Amalfi I.G.P.”, si festeggia una rinascita significativa con la messa a dimora di 100 nuovi alberi di limoni. Tutte le piante sono state innestate dall’unica pianta di limone sopravvissuta all’interno del fondo che sorge ai piedi della Collegiata di Santa Maria a Mare, un albero antico di circa 300 anni. Un lavoro che parte da lontano: tre anni fa il prelievo delle marze che poi sono state innestate sugli aranci amari, dando nuova vita all’antico limoneto, con nuove piante che in sostanza sono tutte figlie del tris centenario limone del marchese.

L’annuncio di tale importante recupero è stato uno dei momenti clou dell’inaugurazione del limoneto del Marchese Mezzacapo e dell’orto botanico destinato ai bambini, martedì 30 luglio 2024, alle ore 17:30, a Maiori, alle spalle dell’asilo nido comunale. Alla presenza del Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Luigi D’Eramo e dell’Assessore all’Agricoltura della Regione Campania Nicola Caputo, l’assessore del Comune di Maiori Chiara Gambardella ha tagliato il nastro di quello che sarà non solo limoneto, ma anche centro di visite e giardino didattico, per diventare punto di reale conoscenza della coltura, delle tradizioni e della cultura legati ad uno dei simboli della Costa d’Amalfi: il limone sfusato amalfitano.

Il sindaco Antonio Capone dichiara: “L’inaugurazione del rinato limoneto è un lascito materiale e ideale tra generazioni. Il fatto che sorga accanto all’asilo nido ha un forte valore simbolico, è davvero un affidare alle nuove generazioni la cultura che è legata ai terrazzamenti e alla coltivazione. La nostra è terra di marinai contadini, dobbiamo ricordarcene e non dimenticare i nostri terrazzamenti. Lo stesso mal secco che oggi è grande nemico dei nostri limoni si diffonde perché accanto ad aziende che continuano con coraggio l’agricoltura eroica ci sono fondi abbandonati nei quali non c’è attività umana che argini la sua diffusione. Ripartire dalla conoscenza delle tradizioni e dell’importanza che hanno nel salvaguardare il nostro territorio è importante: con la rinascita del limoneto in collaborazione con il Consorzio, che ne è affidatario e custode, avviamo un’opera di salvaguardia biologica e culturale”.

All’inaugurazione del limoneto, lascito storico dell’antica famiglia nobiliare maiorese assieme al palazzo dai saloni affrescati e agli annessi giardini in corso Reginna,  ha fatto seguito un incontro divulgativo sulle linee guida per trattare correttamente la malattia del mal secco e discutere il futuro della limonicoltura nella regione. Tra i punti salienti messi in luce, la necessità di barriere frangivento nei terrazzamenti, in modo che limitino la diffusione aerea delle spore del fungo che causa la malattia, e il modo corretto di trattare le piante contagiate, in modo da eliminare in sicurezza le porzioni malate e i loro residui, salvaguardando le parti e gli alberi sani. L’incontro ha anticipato di qualche ora l’uscita delle linee guida della Regione Campania sul trattamento del mal secco, che sono state emanate questa mattina.

Hanno partecipato alla tavola rotonda nei Giardini di Palazzo Mezzacapo:

Le conclusioni sono state affidate al Sottosegretario D’Eramo e all’Assessore Caputo.

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