Gli indagati sono il legale rappresentante di un resort e due ex responsabili rispettivamente dell’area P.O. Turismo del Comune e della Area P.O. della Polizia Locale a cui viene contestato di avere modificato arbitrariamente lo stato dei luoghi di un terreno demaniale per renderlo carrabile. Sull’area in questione, ricadente nella riserva naturale chiamata “Foce Sele-Tanagro“, sottoposta a vincolo paesaggistico e ambientale di notevole interesse pubblico, sarebbero stati compiuti vari reati ambientali: deviazione del corso delle acque, modifica dello stato dei luoghi, opere realizzate senza autorizzazioni e, quando invece c’erano, anche difformi dal progetto approvato, distruzione di bellezze naturali.
In particolare, sono stati effettuati lavori inconsapevoli, tra cui l’ampliamento del sentiero pedonale numero 24, esteso di 5,40 metri mediante la rimozione della staccionata in legno, rispetto alla larghezza originaria di 90 cm. È stata anche creata una rampa tra la staccionata e un muro in cemento armato per superare il dislivello tra la strada e la pista ciclabile. Tali opere avevano lo scopo di rendere carrabili i sentieri in questione.
Attualmente, sono indagati tre individui: il legale rappresentante di un resort di Capaccio Paestum, l’ex responsabile dell’area P.O. Turismo del Comune di Capaccio Paestum e l’ex responsabile dell’Area P.O. Polizia Locale dello stesso Comune. Questi soggetti, in concorso tra loro, avrebbero “occupato e modificato arbitrariamente un terreno demaniale, rendendolo carrabile”.
Inoltre, sugli sentieri pedonali n. 1 e 2, è stato registrato un ampliamento di 2,70 metri, ottenuto attraverso la rimozione di una porzione del muro di recinzione in cemento armato. Per quanto riguarda il varco n. 18, è stato accertato un ampliamento di 4 metri grazie alla rimozione della staccionata in legno, rispetto ai 90 cm iniziali. Per quest’ultimo varco, sono state anche realizzate opere non autorizzate per