Atrani: buone pratiche di convivenza tra turisti e residenti, parte campagna di sensibilizzazione

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“Quiete, decoro e tranquillità debbano essere i punti di forza per l’economia del turismo di Atrani, soprattutto nell’ottica di un turismo sempre più sostenibile” nonostante l’aumento della visibilità, e delle presenze, degli ultimi anni.

Lasciati incantare dalla bellezza senza tempo del borgo, assaporane l’ospitalità, respirane la storia e le tradizioni; ma rispetta la sua naturale vocazione alla quiete ed alla tranquillità, che tanto ha ispirato artisti e scrittori in passato e che chi ha scelto di viverci e lavorare ha diritto di reclamare.

Questo il messaggio di Enjoy & Respect, la campagna di sensibilizzazione lanciata dall’Assessorato allo sviluppo turistico del Comune di Atrani che intende coinvolgere ospiti, gestori delle strutture ricettive e residenti nella gestione condivisa di alcuni effetti negativi dell’overtourism: caos notturno, rumori molesti, maleducazione, abbandono di rifiuti in strada, turisti seminudi nelle vie del borgo.

L’intento è quello di rafforzare il legame tra turismo e comunità locali, provando a migliorare la vivibilità della popolazione e la qualità dell’esperienza di visita degli ospiti stessi.

Con un punto fermo: valorizzare la secolare vocazione all’accoglienza del borgo più piccolo d’Italia senza cedere il passo ad una gentrificazione selvaggia ed incontrollata che rischia di stravolgerne irrimediabilmente l’autenticità.

Come in tante altre località balneari il turismo di massa, innegabile occasione di sviluppo economico, ha impattato anche sugli spazi urbani, sui servizi, sulla vivibilità dei residenti. Ai soggiorni lunghi e rilassanti in hotel o case prese in affitto per mesi interi si sono sostituiti pernottamenti mordi e fuggi in strutture ricettive extralberghiere, con un ricambio frenetico di ospiti. Un modello di turismo che ha creato numerosi casi di sovraffollamento, aumento dei rifiuti, rumore ed altri disturbi attribuibili all’aumento dell’offerta degli alloggi turistici, generando un atteggiamento ostile delle popolazioni locali verso i visitatori. Ostilità amplificata dall’assenza di gestione sostenibile e collegiale dei flussi, fondamentale tanto per le comunità locali quanto per l’esperienza di visita dei turisti” spiega il sindaco Michele Siravo.

 “Un’iniziativa che non vuole essere punitiva nei confronti degli ospiti, tutt’altro” chiosa il delegato allo Sviluppo turistico Antonio Napoli. “Puntiamo in questo modo a recuperare la dimensione genuina di Atrani, fatta di pace e silenzio, e a farla scoprire ai tanti visitatori che lo scelgono per le loro vacanze. Caos e rumori molesti a tutte le ore del giorno non permettono di vivere l’autenticità del nostro borgo e peggiorano sensibilmente la qualità della vita di chi ha scelto di rimanere a viverci tutto l’annoCrediamo che quiete, decoro e tranquillità debbano essere i punti di forza per l’economia del turismo di Atrani, soprattutto nell’ottica di un turismo sempre più sostenibile”.

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