La Costiera Amalfitana ricorda Adrienne: l’americana deceduta un anno fa dopo incidente in barca

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La costiera amalfitana ricorda Adrienne Vaughan, la 45enne americana deceduta il 3 agosto dello scorso anno in seguito alla tremenda collisione in mare avvenuta nelle acque del fiordo di Furore. Lunedì 5 agosto, in occasione della festività della Madonna della Neve, che si svolge presso la Parrocchia di Conca dei Marini, sarà l’arcivescovo Orazio Soricelli a presiedere la celebrazione eucaristica in memoria della sfortunata turista. Seguirà la processione in mare del simulacro della Madonna con il lancio di una corona di fiori bianchi tra le onde, nei pressi del luogo in cui si consumò la tragedia, anche in memoria di tutti i morti in mare. L’iniziativa è promossa dal parroco di Conca dei Marini, don Andrea Alfieri, e segue quella dello scorso anno, apprezzata dal marito di Adrianne, Mike White, che attraverso il suo legale di fiducia in Italia, l’avvocato bolognese Anna Graziosi, ha contattato la chiesa locale per chiedere di tenere vivo il ricordo di sua moglie nel primo anniversario della morte.

Adrienne Vaughan, 45 anni di New York, era la presidente del Bloomsbury USA, la sussidiaria americana della casa londinese che edita i romanzi di Harry Potter. Era giunta in costiera per un’escursione in barca insieme con la sua famiglia, il marito Mike e i loro due figli, una bambina di 12 anni e un maschio di 8. Avevano riservato una villa privata a Sant’Agata due Due Golfi e si erano concessi un’escursione in barca alla scoperta delle bellezze della costiera.

Quel tragico pomeriggio lo scontro tra la loro imbarcazione da diporto, un gozzo sorrentino di nove metri, preso a noleggio con skipper, contro la prua del Tortuga, un veliero turistico per eventi esclusivi sulla rotta le isole del Golfo di Napoli e la Costiera Amalfitana a bordo del quale vi erano circa 85 turisti stranieri partecipanti a un banchetto di nozze in mezzo al mare.

In seguito al forte impatto Adrienne era stata sbalzata tra i due scafi e le eliche in moto, procurandosi profonde ferite su diverse parti del corpo, tra cui parte del cranio e un braccio, quasi del tutto tranciato. Anche il marito aveva riportato conseguenze, seppur lievi, con lussazione di una spalla e qualche ferita lacero contusa. Sarebbe spirata pochi minuti dopo sulla banchina del porto di Amalfi. Il marito, invece, venne ricoverato all’ospedale “Ruggi d’Aragona” di Salerno per traumi a una spalla e alla mascella.

Dimesso dopo pochi giorni, raggiunse i suoi due figli presso la villa di Sant’Agata sui Due Golfi per poi lasciare l’Italia non prima di incaricare il legale di fiducia di curare i propri interessi nelle indagini condotte dalla Procura di Salerno che, pare, non siano ancora concluse.

Fonte Quotidiano Costiera

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