La criticità delle sue condizioni sono testimoniate – come riporta il quotidiano “Il Mattino” oggi in edicola – da un episodio di cronaca verificatosi diversi anni fa: il cedimento di un solaio fece precipitare un bimbo di nove anni all’interno della navata di Santa Maria de Alimundo.
Paradossalmente furono proprio i rifiuti accumulatisi nel corso dei decenni all’interno dell’edificio a far da “materasso”, attutendo così la violenza dell’impatto e scongiurando un esito letale dell’incidente.
Meno di due anni fa, le antiche abitazioni che la circondano e che versano in condizioni sicuramente non migliori, erano pronte a finire sul mercato, dal momento che l’Azienda ospedaliera universitaria Ruggi le inserì, tramite apposita procedura della Regione Campania, in una lista di alienazioni, per un totale di circa 800mila euro.
Se adeguatamente ristrutturata, la chiesa potrebbe essere un piccolo gioiello nel cuore antico della città.
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