Lo rileva Aurelio Tommasetti, consigliere regionale della Campania della Lega, in merito
all’approvazione del nuovo calendario venatorio per la stagione 2024-2025 che presenta
diverse criticità.
“Cominciamo dai tempi – afferma Tommasetti – L’assessore Nicola Caputo ci aveva
garantito che sarebbero stati rispettati. Invece come l’anno scorso ci troviamo costretti a
denunciare un ritardo di quasi due mesi rispetto alla scadenza prevista per il 15 giugno.
Ma a lasciare perplessi è anche il contenuto, con molte differenze rispetto alla bozza
presentata in primavera”.
Il consigliere regionale fa riferimento soprattutto alle limitazioni introdotte e già rimarcate
dalle associazioni di categoria: “Gli impegni assunti sono stati disattesi. Notiamo
l’esclusione dal calendario venatorio della tortora, classificata come specie
temporaneamente protetta. Una scelta poco comprensibile rispetto a quanto accade in
altre regioni come la Basilicata, dove invece verrebbe ritenuta cacciabile già in pre
apertura. Altri esempi sono pavoncella e moretta, escluse dal calendario venatorio, la
chiusura anticipata al 16 gennaio per la caccia al colombaccio e il “tetto” di cinque
esemplari per i turdidi”.
Tommasetti conclude: “Condividiamo i dubbi di Enalcaccia e delle altre associazioni che in
queste ore stanno protestando. In attesa di settembre, l’augurio è che ci sia ancora il
tempo per correre ai ripari”.