Nel corso del controllo sono stati trovati intenti al lavoro, completamente “in nero” 24 lavoratori, di cui 3 cittadini italiani, 3 rumeni, 10 bengalesi, 1 ucraino, 1 bulgaro e 6 cittadini extracomunitari, questi ultimi sprovvisti di un valido permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di un titolo equipollente.
Data la gravità delle violazioni il personale ispettivo dell’ITL cilentina ha adottato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per l’abbondante superamento del limite del 10% di lavoro nero, notificando altresì sanzioni pecuniarie per un importo totale di oltre 100mila euro.
Rispetto alle ipotesi di profilo penale, legate sia all’utilizzo dei lavoratori extra-Ue sprovvisti di permesso di soggiorno, sia alle violazioni in materia di sicurezza, in particolare rispetto alla mancata valutazione del rischio “microclima” e alla mancata sorveglianza sanitaria di tutti i lavoratori si è proceduto alle prescritte informative all’autorità Giudiziaria di Salerno, con l’adozione di contestuale provvedimento di prescrizione per un importo sanzionatorio di oltre 30mila euro.