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Protesta balneari in Costiera: lidi nel mirino di grandi alberghi?

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Vincenzo D’Auria dello stabilimento Reginna Major di Maiori ha commentato il recente sciopero degli ombrelloni contro la mancata iniziativa del Governo sulle concessioni balneari, sottolineando l’ingiustizia della situazione dopo anni di dedizione e passione nel settore. Secondo la linea del governo – come riporta il quotidiano della Costiera, le attuali concessioni sono da considerarsi valide fino al 31 dicembre 2024, con la possibilità di prolungare fino al 31 dicembre 2025 in presenza di contenziosi o altre “ragioni oggettive”. Fonti di Palazzo Chigi hanno indicato che un provvedimento di riordino potrebbe essere preso in considerazione in uno dei prossimi consigli dei ministri, nel contesto del decreto legge Salva-infrazioni. D’Auria ha sottolineato l’importanza delle attività tradizionali, come la sua, nel mantenere viva la tradizione familiare e nell’offrire ospitalità e professionalità. L’imprenditore ha anche espresso preoccupazione per il rischio di perdere tutto e di assistere alla dispersione di un patrimonio identitario ed esperienziale. Inoltre, ha evidenziato il timore che grandi società o imprenditori delle aree circostanti possano approfittare della situazione a scapito della comunità locale. Si sono diffuse voci riguardo all’interesse degli alberghi di lusso della Costiera Amalfitana nel garantirsi una parte di spiaggia esclusiva per i propri clienti, con particolare attenzione per le spiagge di Amalfi, Positano e Maiori.

Fonte quotidiano della costiera

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