L’Antitrust ha ribadito la necessità di gare per le concessioni balneari per garantire la corretta competizione tra le imprese. Ha sollecitato gli enti affinché svolgano le procedure selettive e assegnino nuovi titoli entro il 31 dicembre 2024, evitando ulteriori proroghe che possono generare effetti distorsivi e rendite di posizione ingiustificate. L’Antitrust ha contestato le proroghe adottate da molte amministrazioni, sottolineando che violano i principi di concorrenza e che in nessun caso le amministrazioni avevano avviato una procedura selettiva per l’assegnazione delle concessioni. La Commissione europea ha evidenziato la scarsità di aree demaniali a disposizione dei nuovi operatori, soprattutto considerando ambiti territoriali comunali o porzioni di costa ridotte. L’Antitrust ha inoltre dichiarato che il concetto di scarsità deve essere interpretato in termini relativi, tenendo conto non solo della quantità del bene disponibile, ma anche dei suoi aspetti qualitativi e della domanda generata da potenziali concorrenti. Il presidente del Sindacato Italiano Balneari ha sottolineato che il problema non è la proroga in sé, ma la modalità di attribuzione delle proroghe, e ha espresso accordo con l’idea di una proroga differenziata in base alla mappatura della disponibilità delle risorse. La situazione evidenzia la necessità di rispettare i principi di concorrenza e di garantire una corretta procedura di assegnazione delle concessioni balneari.
Fonte Quotidiano della Costiera