Proteggere i muri dall’umidità è essenziale per mantenere l’integrità strutturale e l’aspetto estetico degli ambienti. I rimedi più comuni includono l’uso di vernici impermeabilizzanti, che creano una barriera contro l’umidità.
Tuttavia, anche la carta da parati – che solitamente ruba la scena soprattutto per l’impatto estetico, e lo si può notare osservando le carte da parati di qualità in questo sito – può essere una soluzione da considerare. In particolare, le carte da parati viniliche offrono una buona resistenza all’umidità e sono facili da pulire, aiutando a proteggere i muri dagli effetti dannosi dell’umidità.
Prima di elencare gli altri, però, è il caso di approfondire altri punti. Non tutti sanno che, per esempio, l’umidità che vediamo sui muri può essere di diverse tipologie. Scopriamo quali nelle prossime righe.
Umidità sulle pareti: le tipologie esistenti
Prima di parlare di rimedi per i muri umidi, è necessario distinguere tra le varie tipologie di umidità. Ecco quali sono:
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Umidità di risalita: in questo caso, parliamo di una situazione che si viene a creare soprattutto ai piani più bassi delle abitazioni che si trovano in contesti rurali. L’acqua, come è chiaro, segue un percorso di risalita dal basso e coinvolge subito anche i muri.
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Umidità di spinta negativa: questa situazione viene a crearsi soprattutto in contesti come la cantine e i seminterrati. La peculiarità principale riguarda il fatto che l’umidità spinge dall’esterno. A lungo andare, si può avere a che fare con danni di entità molto importanti.
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Umidità di spinta positiva: in questo frangente, parliamo di una circostanza che non riguarda nello specifico i contesti domestici, bensì le pareti interne delle vasche o delle piscine.
Quando si parla di umidità, si inquadrano situazioni molto diverse tra loro, tutte accomunate dalla necessità di intervenire tempestivamente per risolvere il problema.
Altri rimedi
Oltre ai rimedi elencati all’inizio nell’articolo, è possibile chiamare in causa anche altre soluzioni interessanti per risolvere il problema dell’umidità sui muri.
Tra queste, spicca la resina idrorepellente, materiale che è una soluzione che si presta molto bene quando si tratta di proteggere dall’umidità i muri di ambienti come il bagno e la cucina.
Opzione che ha indubbiamente il contro iniziale del costo non indifferente, si contraddistingue per la possibilità di sostituire agevolmente le piastrelle.
Quando la si sceglie, si conferisce all’ambiente un’atmosfera all’insegna dell’esclusività.
Tra gli altri vantaggi, è possibile chiamare in causa, oltre alla presenza di finiture diverse, anche la possibilità di posa sopra le piastrelle esistenti, che non devono per essere per forza eliminate.
Un’altra strada che si può intraprendere è quella del rivestimento in cartongesso, particolarmente vantaggiosa quando si ha a che fare con un muro soggetto a umidità.
Tra le diverse modalità di posa, spicca per popolarità e praticità quella che prevede la creazione di una piccola intercapedine tra il muro già esistente e la parete in cartongesso.
Così facendo, si favorisce la formazione di un vero e proprio “cuscino” di aria. Grazie ad esso, è possibile apprezzare il mantenimento di una temperatura costante, aspetto solo vantaggioso quando si tratta di contrastare l’umidità.
Concludiamo parlando di una soluzione versatile, adatta sia alle pareti degli ambienti interni, sia ai muri esterni. Si tratta dell’intonaco in cocciopesto, realizzato utilizzando materiali come la calce e il laterizio.
Tra gli altri suoi aspetti positivi, è possibile menzionare la lunga durata nel tempo, la facilità di posa e la possibilità di apprezzare un effetto estetico molto gradevole.
Le soluzioni, come hai visto, non mancano! Importante è scegliere tempestivamente quella adatta alle proprie esigenze, così da prevenire danni strutturali al muro.