Lo scorso 7 agosto, un paziente in sala operatoria per un imminente infarto è stato riportato in reparto per dare priorità a un altro ammalato con una lacerazione acuta dell’aorta, una condizione che richiede un intervento immediato. Il giorno successivo, mentre si monitorava il paziente operato d’urgenza, altre tre urgenze si sono aggiunte, rendendo necessarie decisioni rapide su quali interventi eseguire. Altri cinque pazienti, già ricoverati, erano in attesa di interventi programmati.
“Siamo costretti a scegliere chi salvare prima – spiegano i cardiochirurghi in una lettera alla Direzione ospedaliera – e ogni giorno dobbiamo fare i conti con nuove urgenze e un personale sempre più ridotto.” Il rischio che pazienti in attesa di interventi rinviati possano non sopravvivere è reale, e la pressione sui pochi cardiochirurghi disponibili è altissima. La Direzione sanitaria è chiamata a intervenire con urgenza per trovare una soluzione a questa drammatica situazione, che mette a rischio la vita di molti pazienti.
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