Così il consigliere comunale di Salerno e capogruppo di Oltre, Donato Pessolano. “Il quartiere di Canalone risulta diviso ormai in due parti a causa della situazione dei muri di contenimento di terreni privati: la presenza di aree sotto sequestro giudiziario e di proprietà privata a monte della strada non può giustificare un ulteriore allungamento dei tempi per la riapertura.
E se è vero che il sindaco ha emanato, lo scorso 13 agosto, un’ordinanza contingibile e urgente per la messa in sicurezza dell’area, ciò non significa che l’amministrazione abbia proceduto in modo celere e tempestivo, come sarebbe stato doveroso in virtù della sussistenza di elementi che gravitano sulla pubblica incolumità”.
“Mi auguro che, realmente, il termine perentorio di 7 giorni concesso per agire nell’ambito del dispositivo sia effettivamente rispettato.
Non si può pensare di continuare a lungo a tenere preclusa una strada così importante alla fruizione di residenti nel quartiere, cittadini salernitani e utenti del Martucci. Il rischio, purtroppo particolarmente concreto viste le premesse, è quello che si possa verificare una situazione di chiusura ad oltranza, che sarebbe inaccettabile e testimonierebbe ancora una volta l’incapacità dell’amministrazione di gestire situazioni che, per quanto improvvise, sono prevedibili e da contemplare specie nel periodo estivo, in cui gli incendi aumentano in modo esponenziale su tutto il territorio. Si agisca ora, nel breve termine, per ripristinare la percorribilità in sicurezza di via De’ Renzi.
Al contempo, però, si proceda anche a compiere, in anticipo, tutte le azioni necessarie per garantire la prevenzione degli incendi boschivi sul territorio comunale: dalla pulizia sistematica delle aree maggiormente esposte all’azione dei piromani ai controlli serrati, in sinergia con le Forze dell’Ordine, per individuare i responsabili di scempi intollerabili, che danneggiano fortemente l’ambiente e si ripercuotono negativamente sulla vivibilità dei nostri concittadini”.
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