Castellabate: sequestrate opere abusive dai carabinieri

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I militari del Nucleo Carabinieri Parco di Castellabate, in collaborazione dell’Ufficio Antiabusivismo, in seguito ad attività d’indagine svolte per la prevenzione e alla repressione delle violazioni alla normativa edilizia, paesaggistica ed ambientale, hanno eseguito a Castellabate, in area di particolare valenza ambientale ricadente nella perimetrazione definitiva del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni ed in zona agricola, il sequestro preventivo d’iniziativa di un immobile ad uso residenziale su cui sarebbero stati effettuati lavori in difformità al titolo abilitativo edilizio posseduto e realizzate opere di completamento sia interne che esterne dell’intero manufatto con modifiche sostanziali dello stesso, nonché opere di sistemazione esterna quali recinzioni, ringhiere, cancelli, terrazzi e tettorie ed il frazionamento di una unità immobiliare in più unità immobiliari, il tutto in assenza dell’autorizzazione paesaggistica e in violazione al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, meglio noto come Codice dei beni culturali e del paesaggio.

Denunciato il proprietario/committente dell’immobile posto in sequestro.
Inoltre, sempre a Castellabate, su disposizione della Procura della Repubblica di Vallo della Lucania è stato eseguito il sequestro di un’area ricadente in zona B di riserva generale orientata della perimetrazione definitiva del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni e in zona di conservazione integrale del Piano Territoriale Paesistico Cilento-Costiero nonché sottoposta a multipli ed ulteriori vincoli ambientali, sulla quale sarebbe stato realizzato con movimenti di terreno di sterro e riporto che compromettevano l’assetto idrogeologico ed il profilo naturalistico dell’area, un percorso con scale e corrimano in legno, che dalla strada sovrastante degradava fino all’arenile del demanio marittimo occupandone una parte, il tutto in assenza dei titoli edilizi, paesaggistici ed ambientali necessari.

Denunciate tre persone: il proprietario dell’area e i committenti delle opere illecitamente realizzate.
i controlli, che continueranno nei prossimi mesi, si inseriscono nella più ampia attività di prevenzione e repressione dei reati in danno delle risorse ambientali e paesaggistiche protette e di conservazione della biodiversità animale e vegetale, svolta sotto la costante direzione della Procura di Vallo della Lucania e con il coordinamento del Reparto Carabinieri Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni.

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