Sul Belvedere di Villa Rufolo, nonostante qualche goccia di pioggia abbia ritardato l’inizio del concerto, la Pirozzi reduce dalla Turandot al 70esimo Festival Puccini, si è presentata al folto pubblico della Città della musica accompagnata dalla pianista Elda Laro e dal Quartetto Lirico Italiano con Mirela Lico e Leonard Simaku al violino, Luca Pozza alla viola e Livia Rotondi al violoncello.
90 minuti nei quali il filo conduttore è stato il repertorio che la Pirozzi ha fatto suo in tanti anni di carriera. Un omaggio all’opera italiana con spazio a Donizetti e Rossini inseriti tra Verdi e Puccini e impreziosito con delle arie mai eseguite dal soprano come Addio mio dolce amor, da Edgar e Donde lieta uscì da La Bohème.
A far da intermezzi per dare respiro alla sempre più incantevole voce della Pirozzi la Parafrasi dal Rigoletto di Verdi, la Sinfonia del Don Pasquale di Donizetti e l’Intermezzo di Manon Lescaut e il Preludio del Terzo atto di Edgar di Puccini. Grande l’apprezzamento del pubblico che ha tributo ad Anna Pirozzi e ai musicisti una meritata standing ovation. I’ te vurria vasà e Dicitencello vuje i due bis concessi nel sentito omaggio finale a Napoli e alla canzone napoletana. (ph f.trocino)
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