“E’ surreale la cappa di silenzio calata su un episodio così grave. Mi associo all’appello dell’ASPMI (Associazione Sindacale Professionisti Militari) che invoca trasparenza sulle conseguenze dell’incendio e ha richiesto la dotazione di dispositivi di protezione per ridurre al minimo l’esposizione a sostanze potenzialmente pericolose.
L’Arpac dovrebbe mettere nero su bianco i rischi per militari e residenti di quell’area. Per ora sappiamo solo che le esercitazioni militari sono state vietate fino al prossimo 8 settembre. Bisogna attestare il prima possibile la quantità di biossido di azoto e polveri sottili nell’aria, verificare se le soglie minime siano state superate e predisporre tutti gli interventi necessari a tutelare l’ambiente e la salute pubblica”.
Tommasetti critica duramente l’atteggiamento della politica locale: “La Regione Campania non può permettersi di fare spallucce, bisogna dire le cose come stanno. È anche ora di fare chiarezza sulla procedura di delocalizzazione dei rifiuti avviata con grave ritardo, come da me più volte denunciato. Non è più il momento di nascondersi dietro un “top secret””.
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