I risultati, a firma del chimico Maurizio Giordano, sono stati consegnati al Comune di Serre ed emerge che “[…] A seguito del sopralluogo effettuato […] è stato stabilito di focalizzare la nostra attenzione su matrici ambientali statiche, come il suolo agricolo e gli ortaggi a foglia larga, dove eventuali contaminanti sarebbero potuti essere ancora presenti, evitando di fare campionamenti su matrici dinamiche quali l’aria e l’acqua. […] I campioni sono stati prontamente consegnati al laboratorio di analisi per la ricerca dei seguenti inquinanti persistenti: Diossine (pcdd), Furani (Pcdf), Idrocarburi policiclici aromatici (Ipa), Policlorobifenili (Pcb), Metalli.
I risultati analitici ottenuti, in linea con le favorevoli condizioni meteo avutesi durante l’incendio, non mostrano presenza quantificabile di inquinanti persistenti, come diossine, furani, PCB, IPA (risultati al disotto del limite di quantificazione_ Loq).
In merito ai metalli, i risultati ottenuti sono tutti inferiori ai limiti normativi. […] per quanto riguarda i campioni di suolo sono rispettati i valori limite.
E ancora: per quanto riguarda il campione di foglie di zucca (matrice vegetale) sono rispettati i valori limite riportati nell’Allegato 1 del Regolamento (UE) 2023/915 della commissione del 25 aprile 2023 relativo ai tenori massimi di alcuni contaminanti negli alimenti”.
«Dall’esito delle analisi emerge, dunque, un quadro rassicurante: i parametri esaminati non presentano particolari criticità.
Questa notizia ci solleva permettendoci di guardare al futuro con maggiore tranquillità e ottimismo. È un segnale positivo, ma continueremo a monitorare la situazione per garantire la tutela della salute pubblica e dell’ambiente», ha dichiarato il sindaco Antonio Opramolla.