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Calcio in lutto: addio a Sven-Goran Eriksson, il tecnico svedese era malato da tempo

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Sven-Goran Eriksson è morto oggi dopo una lunga malattia. Aveva 76 anni, è stato uno degli allenatori più influenti degli ultimi anni. Tante le squadre allenate dallo svedese, soprattutto in Italia dove ha lasciato splendidi ricordi con la Sampdoria, la Roma e la Lazio, dove aveva vinto lo Scudetto nel 2000.

Da qualche tempo gli era stato diagnosticato un tumore al pancreas e lo stesso Eriksson aveva comunicato la sua malattia al mondo, con un toccante messaggio, attirando su di sé l’affetto di questo ambiente che ne ha sempre apprezzato idee e signorilità.

IL TOUR D’ADDIO – Dopo l’annuncio della malattia e del fatto che gli restasse poco tempo, l’allenatore aveva iniziato a fare una sorta di tour d’addio. Era stato a Genova a rendere omaggio ai tifosi della Sampdoria a Marassi, era stato all’Olimpico dove aveva fatto lo stesso con quelli della Lazio e aveva poi realizzato un suo ultimo desiderio, quello di allenare la sua squadra del cuore. Lo ha fatto in un’amichevole a scopo benefico in cui si è seduto sulla panchina del Liverpool ad Anfield, obiettivo sognato per una vita intera.

L’ULTIMO MESSAGGIO – Su di lui è stato di recente realizzato un documentario prodotto da Amazon Prime Video. All’anteprima, ha diffuso un bel messaggio, in quelle che sono di fatto le sue ultime parole ai media, un lascito per quanti lo hanno apprezzato in vita “Ho avuto una bella vita. Penso che tutti noi abbiamo paura del giorno in cui moriremo. Ma la vita riguarda anche la morte. Spero che alla fine la gente dirà, sì, era un brav’uomo, ma non tutti lo diranno. Spero che mi ricorderete come un ragazzo positivo che cercava di fare tutto il possibile. Non dispiacetevi, sorridete. Grazie di tutto, allenatori, giocatori, il pubblico, è stato fantastico. Prendetevi cura di voi stessi e prendetevi cura della vostra vita. E vivetela“.

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