Subito dopo il lancio, si è ipotizzato che alcuni fenomeni osservati fossero collegati a questo evento. Per confermare tale ipotesi, l’associazione A.R.I.A ( associazione ricerca italiana aliena) fondata dall’ufologo Angelo Maggioni di cui ne è anche presidente, ha consultato il dott. Fabio Ippoliti, ingegnere aerospaziale ex Thales Alenia Space, ora presso l’ESA. Secondo il dott. Ippoliti, lo Starlink 10-2 e lo stadio superiore del Falcon 9 – responsabile della corretta messa in orbita dei satelliti e non recuperabile – sono passati sopra il Mediterraneo alle 19:15 UTC (21:15 CEST), poco dopo il completamento della prima orbita, circa due ore dopo il lancio.
“Ciò che è stato osservato è la nube di scarico e lo sfiato del carburante in eccesso dello stadio superiore del Falcon 9 durante la manovra di deorbitazione (deorbit burn), preparatoria al rientro nell’atmosfera sopra l’Oceano Indiano. Questo sfiato è necessario per evitare che lo stadio del razzo esploda prematuramente durante il rientro. La visione è stata resa possibile grazie all’accensione del motore per il rientro, illuminata dalla luce solare che colpiva la scia di gas (plume) e probabilmente anche il propellente espulso durante le procedure di rientro.
Le condizioni di luce, con il Sole basso sull’orizzonte, hanno giocato un ruolo cruciale nella visibilità di questa fase del lancio. Se il razzo fosse passato sopra l’Italia qualche ora prima o dopo, è probabile che non si sarebbe visto nulla.” L’ingegnere ha spiegato in un video anche il significato del Deorbiting e come avviene. Maggioni spiega , ” nessun UFO complesso o particolare, nessuna invasione aliena , inoltre la zona del Mediterraneo e del Pacifico erano monitorate dalle agenzie specializzate americane ( e non solo ) nulla di tutto questo , se fosse stato un UFO sarebbe passato inosservato , Maggioni invita a riflettere su un dato , tutti hanno osservato il presunto UFO tranne chi di dovere ??