“Fa male prendere atto di un’emorragia che sembra ormai inarrestabile – afferma il consigliere regionale – Come purtroppo avevo immaginato, il caso della Torre cardiologica è stato solo l’inizio.
Dopo il professor Severino Iesu e tutti i componenti della sua storica equipe, che uno dopo l’altro hanno preso strade diverse, ora tocca ad altri reparti che per anni hanno rappresentato un fiore all’occhiello del Ruggi”.
Tommasetti non nasconde la preoccupazione: “Rivolgo i miei migliori auguri a Mario Polichetti per il prosieguo della sua carriera ma al tempo stesso vedo molte nubi addensarsi sul futuro dell’Azienda ospedaliera universitaria. Non possiamo ignorare che la sua storia sia fatta soprattutto di uomini e professionisti che hanno dato lustro al suo nome.
Ora quelle stesse eccellenze migrano verso altri lidi e l’ospedale di Salerno continua a impoverirsi, pure a causa di scelte che poco hanno a che fare con la Sanità e fin troppo con la politica”.
Il consigliere regionale ricorda infine la battaglia di Polichetti sulle anomalie a Ginecologia e Ostetrica: “Oltre un mese fa ho presentato un’interrogazione, ancora senza risposta, al presidente della Campania, Vincenzo De Luca, sulla gestione affidata a un medico specializzato in Oncologia che avrebbe portato a incongruenze nelle cartelle cliniche. Il primo a evidenziare il problema era stato proprio Polichetti.
Attendiamo ora la conferenza stampa per comprendere le ragioni del suo addio. Non vorrei che le due cose fossero collegate”.
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