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Ecco gli  “Alfieri della SS. Trinità Cavese”, nuova realtà nel mondo del folklore metelliano

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Il panorama folkloristico cavese si arricchisce di una nuova realtà associativa: gli sbandieratori e musici Alfieri della SS. Trinità Cavese. Il sodalizio, presieduto da Luca Luciano, in queste settimane ha iniziato a muovere i primi passi sul territorio ma in realtà è stato costituito nel dicembre 2020 da un gruppo di appassionati di storia, arte e cultura, già attivo da decenni nel mondo del folklore cavese.

L’Associazione prende il nome e richiama alla millenaria Abbazia Benedettina della SS. Trinità di Cava de’ Tirreni, fondata nel 1011. Proprio a ridosso del cenobio benedettino, San Pietro Pappacarbone, III Abate della Badia di Cava, fondò ed edificò nell’XI secolo, il villaggio di Corpo di Cava, protetto da alte mura e bastioni: nacque così il primo insediamento moderno della città di Cava.

Gli Alfieri della Santissima Trinità Cavese utilizzano come effigie l’aquila bicipite che, sin dai tempi più antichi simboleggia la forza, il coraggio e il dominio di un popolo. I colori sociali sono il bianco, che simboleggia la libertà, il rosso il potere e il nero l’autorità.

L’Associazione si presenta con uno spettacolo di figuranti in costume d’epoca in stile rinascimentale, fedelmente riprodotti con maestria da esperti artigiani. Il volteggio di bandiere è accompagnato dai musici, suddivisi in tamburi rullanti, tamburi imperiali e chiarine.

Gli Alfieri della SS. Trinità Cavese, oltre ad affermarsi sul territorio, non solo metelliano, mirano a tramandare alle future generazioni la nobile arte della bandiera, non in chiave agonistica ma nell’interpretazione più tradizionale, privilegiando l’aspetto storico e coreografico.

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