Con la firma del patto di amicizia tra Ravello e la città calabrese di Serrata, si è chiusa la due giorni di incontri tra fede e cultura, che hanno visto protagoniste le due comunità, unite nel segno della venerazione di San Pantaleone Martire, patrono di entrambe le località.
A siglare il documento, i sindaci di Serrata, Angelo D’Angelis, e di Ravello, Paolo Vuilleumier e i parroci di Serrata, Giancarlo Musicò e della parrocchia di Santa Maria Assunta di Ravello, al termine di una cerimonia celebrata nella chiesa dedicata al Santo Martire, presieduta dal vescovo di Oppido Mamertina-Palmi, Giuseppe Alberti.
Tra le numerose attività programmate dalla parrocchia di San Pantalone della località reggina e dall’amministrazione comunale di Serrata in occasione della visita della delegazione ravellese, guidata da don Raffaele Ferrigno, si segnala il convegno di studi su Giuseppe Maria Perrimezzi, vescovo di Ravello dal 1707 al 1714, e successivamente di Oppido Mamertina da 1714 al 1734, al quale sono intervenuti, tra gli altri, Salvatore Amato, direttore dell’Archivio di Stato di Salerno, Luigi Buonocore, direttore del Museo del Duomo di Ravello e Letterio Festa, direttore dell’Archivio storico diocesano di Oppido Mamertina.
“Verosimilmente è a monsignor Perrimezzi, e alla sua impronta pastorale, che si deve l’intensificazione del culto verso San Pantaleone sia a Ravello che a Serrata – spiega il sindaco Vuilleumier – Un legame che unisce le nostre comunità, in un percorso di comune condivisione sia religiosa che umana, nel segno identitario del Santo Medico di Nicomedia. Una eredità spirituale che, insieme al sindaco D’Angelis e a tutte le autorità ecclesiastiche delle rispettive località, e grazie al contributo di Paolo Imperato, presidente dell’associazione Ravello Nostra, che ha curato l’organizzazione della visita e del pellegrinaggio e le fasi preparatorie del documento, abbiamo voluto rinsaldare con questo patto di amicizia, che segue in ordine di tempo altre iniziative che hanno visto protagoniste le nostre comunità. Un saluto particolare a don Angelo Mansi, parroco del Duomo di Ravello, assente per un infortunio”.
Un impegno, nel nome di San Pantaleone, che si manifesta attraverso i segni tangibili della devozione popolare e che trova solenne consacrazione nel patto di amicizia che Ravello e Serrata stringono per favorire, si legge nel documento, la devozione verso il comune Patrono, consapevoli della preziosa eredità spirituale che la sua intensa testimonianza di vita ha consegnato a questi luoghi.
“Su impulso della nostra parrocchia nella persona del parroco, don Giancarlo Musicò, l’iniziativa ha suscitato grande interesse, ed è andata oltre l’aspetto formale, esclusivamente, religioso – ha commentato il sindaco D’Angelis – La partecipazione e promozione delle rispettive amministrazioni comunali, ha avvalorato lo scambio religioso-culturale tra le due comunità, il valore civile dell’iniziativa, la visione comune del superamento di barriere ideologiche, dei campanilismi isolazionisti che non consentono crescita e visione moderna della società. Un doveroso ringraziamento alla comunità di Ravello ed al suo sindaco che hanno onorato Serrata con la loro presenza e partecipazione. Grazie a don Giancarlo per l’idea, l’impegno e la lungimiranza dimostrata”.
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