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Fattorie didattiche, tra opportunità e formazione (di Tony Ardito)

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Terminate le vacanze molte famiglie italiane si trovano nuovamente ad affrontare il problema di trovare soluzioni adeguate per i propri figli in attesa della riapertura delle scuole. Con il ritorno dei genitori al lavoro diventa essenziale garantire ai più piccoli un ambiente sicuro e stimolante. Il 36% si affida ai centri estivi, luoghi dove i bambini possono socializzare e crescere, lontano dall’influenza di cellulari e videogiochi. È quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixè.

Fra le opzioni più fortunate, il 28% dei genitori può contare sull’aiuto dei nonni, mentre un 13% deve rinunciare al centro estivo per ragioni economiche. Tuttavia, per tanti piccoli, la coda delle vacanze estive può trasformarsi in un’opportunità unica grazie alle fattorie didattiche.

Tali strutture, spesso situate vicino ai centri urbani, offrono ai più giovani la possibilità di vivere una esperienza immersiva nella natura, all’interno di vere e proprie aziende agricole. Nel 2024, il numero di fattorie didattiche nel nostro Paese ha raggiunto quota 3.448, registrando una crescita del 4% rispetto all’anno precedente, ciò per effetto al progetto voluto dalle Donne Impresa di Coldiretti “Educazione alla Campagna Amica”, una iniziativa realizzata in collaborazione con le scuole.

L’obiettivo di questi luoghi è formare consumatori consapevoli, promuovendo i principi di una sana alimentazione, il rispetto della stagionalità dei prodotti e la valorizzazione della dieta mediterranea.

I bambini (d’età compresa fra i 4 e gli 11 anni) imparano tra l’altro a seminare, raccogliere, trasformare, manipolare e creare; a cucinare risparmiando. Le iniziative spaziano dal laboratorio del bio pittore, che insegna a dipingere con colori estratti da foglie, fiori e ortaggi, fino ai laboratori più avanzati dove i sensi vengono stimolati per riconoscere piante aromatiche o assaporare i diversi tipi di miele.

Le fattorie didattiche rappresentano una fondamentale opportunità per ricostruire il legame fra i prodotti dell’agricoltura e i cibi che consumiamo quotidianamente. Sempre più famiglie cercano spazi aperti e contatto con la natura, ma anche la possibilità di far gustare ai propri figli prodotti sani, genuini e a km zero.

Aggiornata a gennaio 2024, la mappa delle fattorie didattiche in Italia, evidenzia una presenza capillare lungo tutto il territorio nazionale, con una particolare concentrazione in regioni quali Veneto (449), Campania (319), Piemonte (295), Emilia Romagna (295), Puglia (213), Lombardia (211) e Toscana (208). Benché i dati possano variare a causa di normative regionali differenti e del mancato aggiornamento, l’importanza di queste strutture risulta evidente.

di Tony Ardito

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