Petrachi, presente anche a Mantova al fianco della squadra, ha dovuto operare nell’ambito dei paletti imposti dalla proprietà: cedere, per eliminare dallo spogliatoio le scorie della retrocessione ma soprattutto per risanare i conti della società, rendendo sostenibile in particolare il monte ingaggi, per poi acquistare, possibilmente in prestito, riducendo il numero dei giocatori di proprietà.
L’ex dirigente di Pisa, Roma e Torino ha messo a segno 20 operazioni in entrata (lasciando libero uno slot per ingaggiare eventualmente uno svincolato) a fronte di 18 movimenti in uscita (ma in alcuni paesi il mercato è ancora aperto, motivo per cui potrebbe esserci ancora qualche altra cessione).
Petrachi dirà la sua a distanza di quasi due mesi dalla sua ultima uscita pubblica, lo scorso 19 luglio nel corso del ritiro di Rivisondoli.
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