Petrachi ha raccontato le difficoltà affrontate nel mercato estivo, legate al fallimento della trattativa di vendita del club e alla necessità di rispettare le direttive della proprietà, che ha imposto una politica di sostenibilità. “Il presidente Iervolino mi aveva chiesto di rientrare di almeno 30 milioni di euro dopo una stagione disastrosa anche dal punto di vista economico”, ha spiegato. “Abbiamo lavorato per costruire una squadra giovane, sostenibile e competitiva, mantenendo sempre un equilibrio tra riduzione dei costi e qualità”.
Sul fronte delle operazioni di mercato, Petrachi ha parlato del lavoro svolto con i giocatori presenti in rosa. “Simy è rimasto con noi perché si è dimostrato un professionista esemplare, nonostante le poche offerte ricevute. Abbiamo un buon rapporto, se dovesse arrivare una proposta adeguata, valuteremo il suo futuro”, ha detto. “Daniliuc e Bradaric sono stati vicini alla partenza, ma le offerte di prestito non soddisfacevano le nostre esigenze economiche”, ha precisato, spiegando che entrambi sono stati ceduti in prestito con diritto di riscatto.
Riguardo alle entrate, il ds ha sottolineato l’importanza di aver assemblato una squadra bilanciata, con giocatori in grado di ricoprire più ruoli, tra cui Amatucci e Adelaide. “Abbiamo cercato profili che potessero contribuire in entrambe le fasi di gioco, senza dover ricorrere a un mediano puro come Coulibaly”.
In merito alla vicenda Maggiore, Petrachi ha chiarito: “Tutti i giocatori della scorsa stagione erano sul mercato. Giulio Maggiore, come molti altri, ha chiesto di andare via. Avevamo un accordo con il Venezia, ma il contratto è arrivato a tempo scaduto, quindi resterà con noi”.
Petrachi ha infine confermato che, salvo necessità, non ci saranno ulteriori innesti dal mercato degli svincolati. “Siamo soddisfatti della rosa allestita e pronti ad affrontare la stagione con l’obiettivo di ridare dignità alla Salernitana, dopo un anno difficile. Vogliamo restituire entusiasmo alla città e ai tifosi”.