Contro l’undici guidato dall’ex di turno Pippo Inzaghi, la Salernitana andrà a caccia di conferme. Tra le mura amiche, infatti, finora il team dell’ippocampo ha sempre vinto: ai rigori Sepe e soci hanno eliminato lo Spezia dalla Coppa Italia e in campionato hanno superato Cittadella e Sampdoria, dimostrando di saper anche soffrire e reagire di fronte alle difficoltà. In trasferta, invece, le cose non sono andate per il verso giusto e nelle due gare esterne fin qui disputate sono arrivate altrettante sconfitte.
Martusciello ha 11 giorni a disposizione per lavorare col suo staff per livellare la condizione fisica della truppa, per accelerare il processo d’inserimento dei nuovi acquisti e per cercare soluzioni ai problemi palesati dalla sua squadra in avvio di stagione. La fase difensiva va complessivamente rivista (i 10 gol subiti nelle prime 5 uscite ufficiali rappresentano già un dato su cui riflettere), chiedendo più attenzione ai difensori ma anche maggiore collaborazione agli altri giocatori di movimento e migliori scelte di tempo nelle uscite in pressing.
Allo stesso tempo, in trasferta la Salernitana dà la sensazione di essere poco coraggiosa, non rischia l’uno contro uno (a Mantova si è sentita l’assenza dello squalificato Kallon), raramente prova a verticalizzare il gioco, ne deriva una manovra piuttosto stagnante con tanti passaggi in orizzontale e scarsa pericolosità offensiva, anche per il poco movimento senza palla.
Per la gara contro il Pisa mister Martusciello avrà per la prima volta a disposizione Ghiglione e spera di poter portare almeno in panchina Dalmonte. Da valutare le condizioni fisiche di Maggiore e Soriano.
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