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Salerno, Indelli: “Salviamo il Centro storico: ha perso identità, basta licenze per il food”

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Foto di repertorio

Salviamo il Centro storico di Salerno“. A lanciare l’appello – come riporta, anche in prima pagina, il quotidiano “L’Ora” consultabile online –  è Enrico Indelli, punto di riferimento fondamentale della Fondazione Scuola Medica Salernitana.

Una sorta di lettera aperta, la sua, per sensibilizzare e supportare il Comune di Salerno nella salvaguardia e nel rilancio della città vecchia.

Cari Amministratori, per salvaguardare il Borgo Antico di Salerno, dal turismo non controllato, lavoriamo insieme ad evitare il qualunquismo segnaletico nel Centro Storico con insegne scadenti.

Locali in serie che propinano street food, che aprono a maggio per chiudere a settembre per poi magari l’anno successivo cambiare gestione.

Dal Crocifisso a Portanova, a Largo Campo ed oltre, fino all’Annunziata,  le strade storiche ed i dedali di vicoli e viuzze sono affollati di gelaterie, friggitorie, ristoranti esotici, kebab, e negozi di souvenir e cineserie in serie.

I luoghi più simbolici e suggestivi  del tessuto urbano antico ed amato dai Salernitani – evidenzia Indelli –  sono attanagliati da hamburgherie, friggitorie, panzerotterie, spritzerie, kebab, sushi e tutta l’accolita di “format fake” senza identità, senza qualità, senza alcun legame con il luogo in cui si trovano, il nostro “Genius Loci”.

Invitiamo l’Amministrazione intera ad avviare una riflessione in merito. Una via è stata intrapresa a Napoli, dal Sindaco Manfredi, con il blocco delle licenze, in una situazione che però appare già compromessa, nel Centro storico di Napoli, patrimonio dell’Unesco“.

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