Rispetto alla bozza di ddl iniziale, che prevedeva possibili proroghe fino al 2030, la durata delle concessioni è stata accorciata. Il governo ha spiegato che la collaborazione con Bruxelles ha permesso di trovare un compromesso tra l’apertura del mercato delle concessioni e la tutela delle aspettative degli attuali concessionari.
Le nuove concessioni potranno durare da cinque a vent’anni, garantendo agli investitori il tempo necessario per ammortizzare gli investimenti. Inoltre, i nuovi concessionari saranno obbligati a riassumere i dipendenti della precedente gestione e dovranno pagare un indennizzo agli attuali titolari, pari al valore dei beni ammortizzabili e degli investimenti effettuati negli ultimi cinque anni.
Un ultimo favore è stato fatto agli attuali concessionari: durante le nuove gare, tra i criteri di valutazione ci sarà il fatto di essere stati titolari di una concessione balneare come principale fonte di reddito negli ultimi cinque anni, dando loro un vantaggio nei bandi.
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