Kronos di Salerno all’interno della Riserva Foce Sele Tanagro, un’area di particolare pregio ma da
tempo soggetta ad attacchi indiscriminati. L’ennesimo controllo svolto in stretta intesa con l’Ente
Riserva con l’ausilio di sofisticate attrezzature (droni) consentiva di accertare che un imprenditore
aveva realizzato delle opere edili dedite alla ristorazione ed una struttura in legno proprio
sull’argine del fiume Sele in sinistra orografica. Immediata la segnalazione al personale del Nucleo
Carabinieri Forestale di Capaccio-Paestuma che avviava una intensa e tempestiva attività
investigativa, che consentiva immediatamente di identificare catastalmente le aree ed i vincoli su di
essa insistenti ma anche i responsabili di tali opere abusive.
Il controllo effettuato alcuni giorni fa, consentiva tuttavia agli agenti di accertare che oltre ad una
struttura abitativa di circa 40 metri quadri a pochi metri dal fiume, il responsabile di una nota
attività di ristorazione, aveva realizzato anche un ampio dehors di circa 200 metri quadri su di un
ampio piazzale pavimentato, il tutto in assenza di qualsiasi titoli abilitativo benchè l’area insistesse
nella Riserva Foce Sele Tanagro e quindi fosse sottoposta anche al vincolo della competente
Soprintendenza. In sede di accertamento i militari ed il personale tecnico AK accertavano altresì
che al fine di creare una nuova scarpata, l’imprenditore in concorso con altre persone aveva favorito
un illecito smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi (rifiuti plastici e ferrosi, rifiuti legnosi, inerti
di origine edilizia, imballaggi, materiale elettrico, centinaia di tappetini antiurto, etc.) che i militari
stimavano in circa 600 mc e la realizzazione di una strada abusiva. Al termine dell’attività i militari
procedevano a sottoporre a sequestro le opere abusive in corso di ultimazione, due ampie aree ed
una superficie di circa 600 mq. una strada abusiva e segnalare le opere ultimate alla Autorità
Giudiziaria, per i reati di danneggiamento e distruzione di bellezze naturali in quanto l’area
risultava sottoposta a speciali forme di tutela ai sensi dell’art.142 D.L.vo 42/2004 , art.256 del
D.L.vo 152/2006 per aver illecitamente smaltito su suolo ingenti quantitativi di rifiuti ed aver
realizzato un deposito incontrollato di rifiuti speciali non pericolosi ed art.44 del DPR 380/2001 per
aver realizzato opere edili in assenza di qualsiasi titolo abilitativo. Si ringrazia l’Arma dei
Carabinieri per il costante impegno nelle attività di prevenzione e repressione dei reati in
ambientali.