“È inaccettabile che lo Stato non faccia nulla contro soggetti che non esitano ad usare la violenza contro professionisti che, con immane spirito di sacrificio, continuano a lavorare in condizioni pessime e senza alcuna forma di tutela” si legge nel testo che accompagna la richiesta lanciata nellla petizione, una sorta di Daspo sanitario, che così come avviene per i tifosi violenti, allontana dalle strutture sanitarie e quindi dalla possibilità di essere presi in carico dal servizio sanitario nazionale chi aggredisce gli operatori che in quel momento stanno semplicemente compiendo il loro lavoro. “Siamo passati dagli applausi dai balconi dei tempi del Covid, agli attuali schiaffi negli androni- scrive ancora il medico – Un Paese che si definisce civile protegge i propri professionisti della sanità e non tutela chi conosce ed usa la violenza come unica forma di comportamento” .