L’assessore sottolinea che il “Cin” introdotto dal Governo non è sufficiente poiché non regola in modo efficace la situazione. Onorato critica anche il fatto che non sia possibile diversificare il contributo di soggiorno in base al quartiere della struttura turistica. Il Comune di Roma ha avviato una collaborazione con AirBnb per incrociare i dati e fare verifiche mirate, ma ritiene che sia necessaria una legge nazionale per regolare il fenomeno.
Anche il sindaco di Amalfi, Daniele Milano, ha chiesto al Governo centrale la regolamentazione della ricettività extralberghiera, proponendo di permettere ai comuni di intervenire sulle nuove aperture di attività extralberghiere solo quando il numero di posti letto turistici supera una determinata soglia rispetto alla popolazione residente. Ad esempio, Amalfi conta 4500 posti letto censiti su 4653 abitanti, mentre Ravello ha circa 3000 posti letto su 2300 residenti.
In conclusione, sia Roma che la Costa d’Amalfi stanno chiedendo al governo nazionale di concedere ai comuni la possibilità di regolare la crescita delle strutture extralberghiere al fine di preservare l’equilibrio tra turismo e residenti.
Fonte quotidiano della costiera
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