Agrocepi Salerno e il contatto di rete: imprenditoria e tradizione casearia al servizio del territorio

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Imprenditore e veterinario, il dott. Gennaro Barra è amministratore di una nota azienda casearia denominata Ponte Molinello, produttrice di mozzarella fatta direttamente con il latte del proprio allevamento, che conta circa 600 bufale, situato a ridosso dei comuni di Giffoni Sei Casali e Giffoni Valle Piana. Barra è anche amministratore del salumificio “Porco Nero”, che gestisce un allevamento di suino nero allo stato brado, ceppo Picentino.

Gennaro Barra è stato da poco nominato presidente provinciale di Agrocepi, un’associazione guidata dal presidente nazionale Corrado Martinangelo. Gli obiettivi di tale associazione, tra l’altro, sono la promozione dei prodotti tipici locali e del turismo esperienziale, sia nei Picentini che in tutta la provincia di Salerno.

Nei Picentini è stata già istituita una rete di imprese che comprende aziende agricole, di trasformazione, artigianali e attività che si occupano di ricettività e ristorazione. Questa rete si inserisce come partner nella Rete dei Comuni Picentini con il progetto BSB (Borghi, Salute e Benessere) promosso dalla Regione Campania. A seguire le fasi di collegamento tra la rete e i comuni aderenti è l’assessore Maria Sica, con delega alla promozione del territorio e all’agricoltura del Comune di San Cipriano Picentino.

I progetti in cantiere della rete di imprese, di cui l’azienda casearia è capofila, stanno intrecciando una serie di collaborazioni e rapporti, soprattutto con importatori esteri, al fine di incrementare l’export anche per le piccole aziende, che da sole non riuscirebbero a farlo. Contemporaneamente, si punta a proporre, soprattutto al mercato estero, pacchetti di turismo esperienziale che la rete sta sviluppando con l’importante contributo del prof. Rosario D’Acunto, responsabile del CNA Turismo Salerno.

Il presidente di Agrocepi, insieme alla sua giunta, sta inoltre portando avanti un lavoro innovativo: la redazione di un disciplinare da proporre alle attività salernitane, che prevede l’obbligo, per le attività di somministrazione (bar, ristoranti, pasticcerie, hotel, ecc.), di utilizzare una percentuale significativa (da definire) di prodotti locali, ricevendo in cambio agevolazioni fiscali e tributarie, da concordare con i comuni e la regione. In parole semplici, un bar che decide di servire la nocciola tonda di Giffoni invece delle arachidi (che verrebbero bandite) potrebbe ricevere, ad esempio, uno sconto sulla tassa dei rifiuti o sull’occupazione del suolo pubblico.

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