L’autopsia, programmata per il 17 settembre presso l’ospedale di Agropoli, mira a verificare l’attendibilità della confessione rilasciata dal badante, che ha dichiarato di aver somministrato ai suoi assistiti farmaci in dosi letali per “compassione”. Il 96enne è l’unica delle vittime non cremata, consentendo così agli inquirenti di condurre esami più approfonditi.