“La sigla del Protocollo per le demolizioni manufatti abusivi è una buona notizia. La sinergia tra Procura, Regione e amministrazioni comunali dimostra che molto sin puo’ fare contro il cemento illegale che le sentenze di demolizione si possono rispettare e che le ruspe possono entrare in azione. E soprattutto la dimostrazione che quando vuole la la politica è ancora capace di governare i territori nel rispetto del bene comune e nell’interesse dei cittadini di vivere in case sicure e legali.” In una nota Marieteresa Imparato, presidente Legambiente Campania sulla firma del Protocollo per le.demolizioni di manufatti abusivi.
In Campania sono 50,4 case costruite illegalmente per ogni 100 fatte nella legalità (Rapporto Bes 2022). Cioè al consumo di suolo legale se ne aggiunge un altro 50% abusivo. La Campania, secondo ultimo Rapporto Ecomafia, è ancora la regione saldamente in testa alla classifica del cemento illegale, con quasi il 15% dei reati contestati a livello nazionale, ed è prima assoluta anche per numero di persone denunciate, oltre 2.000, e di sequestri effettuati, 370.
Una piaga- conclude Imparato- non più tollerabile soprattutto per l’acuirsi dei rischi nelle zone dove si è concentrato il fenomeno, dai Campi Flegrei al Vesuvio, alla Penisola sorrentino- amalfitana, alle isole, in particolare Ischia. Al Goverrno chiediamo di incrementare i fondi a disposizione dei Comuni e destinarne risorse alle Procure e alle Prefetture per eseguire le demolizioni, rendendo più efficace il recupero delle somme dagli abusivi.
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