Mister Martusciello ha sfruttato la sosta per livellare la condizione atletica del gruppo, ha recuperato Ghiglione, ha potuto inserire i nuovi per inculcare loro la sua mentalità ed ha lavorato su diverse soluzioni tattiche in base alle caratteristiche dei calciatori a sua disposizione, cercando di correggere quello che non ha funzionato a dovere in questo avvio di stagione.
La Salernitana potrebbe sfidare il Pisa ancora con il 4-3-3 mentre a gara in corso potrebbe essere proposta una variazione sul tema (il 4-3-1-2), così da impiegare contemporaneamente due punte di ruolo.
Davanti a Sepe la linea a quattro dovrebbe essere composta da Stojanovic, Ferrari, Bronn e Jaroszynski, chiamati a conferire maggiore sicurezza al reparto arretrato. Scivola in panchina l’acerbo Velthuis, durante il match ci sarà spazio per Ghiglione e Njoh.
In mediana potrebbero agire Maggiore, Amatucci e Hrustic (con Tello che però non demorde e proverà a strappare una maglia in extremis). L’australiano è il giocatore dal quale mister Martusciello si aspetta giocate di qualità, assist per i compagni e pure qualche strappo palla al piede.
In avanti potrebbero spuntarla Verde, Torregrossa e Tongya, che per la prima volta potrebbe essere utilizzato nel tridente offensivo, ma che fino all’ultimo dovrà guardarsi le spalle dalla prepotente candidatura di Braaf, fin qui sempre subentrato. Nel secondo tempo, il tecnico ischitano in caso di necessità potrebbe sperimentare l’assetto a due punte, per sfruttare la fisicità di Wlodarczyk, che non vede l’ora di esordire davanti al pubblico amico dell’Arechi.
Ancora ai box Soriano e Reine-Adelaide, il prossimo 17 settembre Kallon saprà se la sua squalifica di 4 turni sarà ridotta o meno.
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