Lo dichiara, in una nota, il deputato salernitano Imma Vietri, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Commissione Affari Sociali e Sanità della Camera, che ha presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro della Sanità Orazio Schillaci affinchè si faccia chiarezza sul ruolo del Dott. D’Amato. “In questi casi dovrebbe prevalere la regola del buon senso, soprattutto per chi riveste incarichi di vertice, come si legge chiaramente nell’avviso pubblico per la scelta del direttore generale della sanità per la Soresa, che tra i requisiti richiede di non essere collocato in quiescenza”.
“Il Dott. D’Amato, peraltro, non verrà di certo ricordato per gli ottimi risultati raggiunti, essendo il Ruggi di Salerno un’azienda ospedaliera da tempo sotto i riflettori per alcune inchieste su casi di malasanità e concorsi. Solo negli ultimi giorni – sottolinea Vietri – i Nas avrebbero acquisito documenti e cartelle cliniche per presunti episodi (denunciati alle autorità competenti) di pazienti registrati in pronto soccorso per ricoveri mai effettivamente eseguiti; pesano sull’ospedale il caos delle lunghe file al pronto soccorso, anche per diverse ore prima di essere visitati, di posti letto insufficienti, di casi in cui i pazienti decidono di abbandonare il pronto soccorso e di rivolgersi ad altre strutture del territorio, spesso anche private, per velocizzare i tempi per una prestazione sanitaria; le interminabili liste di attesa per le visite ambulatoriali e per gli interventi chirurgici che hanno fatto registrare una mobilità passiva di pazienti verso strutture sanitarie fuori provincia e fuori regione, oltre alla denunciata riduzione dell’attività globale della intera struttura ospedaliera. Per questo ho chiesto al Ministro Schillaci di verificare a che titolo, nonostante la pensione, il Dott. D’Amato continui a rivestire un incarico dirigenziale presso l’Azienda ospedaliera universitaria Ruggi di Salerno”, conclude Vietri.
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