Var off-line all’Arechi, arbitri: “Noi volevamo giocare lo stesso, squadre hanno voluto tecnologia”
redazione
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“A Salerno noi arbitri eravamo disposti a partire senza Var ma le società e i giocatori non hanno voluto giocare senza supporto tecnologico“. A dirlo è Carlo Pacifici, presidente dell’Associazione Italiana Arbitri. Salernitana-Pisa è un caso che farà scuola. Mai prima di domenica era capitato di dover spostare di due ore e mezza una partita di Serie B o Serie A per problemi di collegamento con la sala Var di Lissone. Ma difficoltà con il Var si sono registrate anche in altri campi. “Ci sono stati problemi tecnici ma non dipendono da noi. Il sistema Var dipende da una società che lavora per Lega Serie A e Lega Serie B” dice il presidente dell’Aia. “Con l’aiuto delle Leghe cercheremo di capire cosa è successo. L’anno scorso questi problemi non li abbiamo avuti. Bisogna capire cosa fare” aggiunge Pacifici che precisa “noi utilizziamo il sistema di una società gestita dalle leghe di Serie A e Serie B. Usiamo il sistema ma non lo gestiamo noi”. Al di là degli aspetti tecnici, si ragiona anche su quelli normativi per gestire tempistivamente situazioni del genere. Dopo quanto successo in Salernitana-Pisa non è esclusa una modifica al regolamento per renderlo più chiaro ed efficace. Magari togliendo la discrezionalità sull’accordo che deve esserci tra le società coinvolte e gli organi competenti. Ci vorrebbe una norma certa che dica cosa fare in queste occasioni e che valga sempre e comunque per tutte le partite, evitando che in una gara si decida in un modo e in un’altra in modo differente.