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Presentata a Palazzo S. Agostino l’anteprima della Biennale d’arte città di Padula

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A palazzo Sant’Agostino si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dell’anteprima della Biennale internazionale d’Arte Città di Padula dedicata a Umberto Boccioni. Sono intervenuti il vice presidente della Provincia di Salerno Giovanni Guzzo, lo storico dell’arte Francesco Abbate, l’artista e ideatore dell’evento Dino Vincenzo Patroni, l’artista, promotore e direttore artistico dell’evento Giovanni Cancellaro e l’amministratore Monaci digitali di Padula Gianluca Vegliante. Ha moderato il giornalista Pietro Cusati.

L’opening dell’anteprima della Biennale internazionale d’arte Città di Padula è previsto per domenica 22 settembre alle ore 9,00, alle Ex Scuderie della Certosa di San Lorenzo. Il progetto è promosso e organizzato da Certosarte che annovera fra i suoi componenti docenti delle Accademie di Belle Arti di Catania e Napoli e vari scultori. Si tratta di un progetto che parte proprio dalla grande abilità degli scalpellini di Padula nella lavorazione della pietra e vuole dimostrare l’importanza e le ricadute dell’arte nell’intero territorio, sia dal punto di vista culturale che dal punto di vista economico e sociale.

Certosarte ha avuto in gestione i locali delle ex scuderie della Certosa di san Lorenzo grazie al sindaco di Padula e al consorzio Artem. Qui è stata allestita una mostra di arte scultorea e contemporanea di 18 artisti che espongono le loro opere sia nelle ex scuderie che nei giardini interni normalmente assegnati alla startup Monaci digitali.

I promotori intendono creare un percorso di interesse culturale e di arte contemporanea che migliori l’offerta turistica di Padula fossilizzata quasi esclusivamente sulla Certosa di San Lorenzo, per arrivare a realizzare una biennale che vedrà la partecipazione di altri 30 artisti che porteranno le proprie opere a Padula. La città infatti aspira a diventare un grande attrattore dell’arte contemporanea nel territorio provinciale. Non esistono biennali d’arte nell’Italia meridionale che promuovono l’arte contemporanea degli stessi artisti meridionali nel mondo. Il tentativo quindi è affermare quella centralità dell’arte e della cultura in un Sud troppo spesso considerato marginale.

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