Intanto, tiene ancora banco quanto accaduto nello scorso match interno col Pisa, il cui inizio è stato ritardato di due ore e mezza a causa di un problema tecnico al Var, non dipendente nè dalla Salernitana nè dall’amministrazione comunale.
La società granata fa appello al suo dodicesimo uomo, chiedendo maggiore collaborazione e invitando i tifosi a rispettare le regole. Nelle prime partite casalinghe c’è chi ha già violato il codice etico: la società ha scoperto che in alcuni casi sono stati acquistati biglietti a tariffa ridotta Under 14, tramite la contraffazione della data di nascita reale dell’utilizzatore per beneficiare impropriamente di prezzi agevolati. I responsabili non potranno accedere allo stadio per le prossime 5 partite e la società ha annunciato che si tutelerà nelle sedi opportune.
La Salernitana, inoltre, ha ricordato che, una volta entrati, non è possibile uscire dallo stadio se non per motivi di carattere d’urgenza e sempre previa autorizzazione del personale di sicurezza preposto. Nella lunga attesa del fischio d’inizio del match col Pisa, questa possibilità è stata concessa a diverse persone. Altri, in maniera fraudolenta, sono usciti e poi hanno tentato di scavalcare la recinzione per tornare all’interno della struttura, mettendo a rischio la loro stessa incolumità. Nei confronti di queste persone, come pure nei riguardi di coloro che hanno lanciato oggetti in campo o di coloro che hanno occupato le scale gialle che devono restare sempre libere per motivi di sicurezza, saranno assunti adeguati provvedimenti disciplinari.
La società – si legge nella nota diffusa ieri – continuerà a vigilare attraverso i propri steward e delegati alla sicurezza confidando nel senso civico e nella maturità della propria tifoseria: insieme si può rendere lo stadio Arechi, per quanto di propria competenza, un luogo il più possibile sicuro e nel quale trascorrere sane giornate di sport nel rispetto dei valori del calcio, delle regole e del prossimo.