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Ruggi, caso Coscioni: “Sembrava che fosse ancora direttore della Torre cardiologica”

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«È stato visto parlare con cinque medici all’ingresso della palazzina ma veniva spesso in ospedale, forse quasi ogni giorno»: sono tante le “voci di dentro”, all’interno dell‘ospedale Ruggi di Salerno, che avallerebbero – come riporta il quotidiano “La Città” oggi in edicola – il provvedimento di divieto di dimora in città deciso dalla Procura nei confronti di Enrico Coscioni.

«Sembrava che fosse ancora lui il direttore del reparto della torre cardiologica».  E ancora: «Arrivava anche di mattina, molto presto. Parcheggiava al solito posto, probabilmente continuava ad usare il telecomando aziendale».

Il primario, nonostante la sospensione dall’incarico medico arrivata a marzo dopo l’inchiesta sul decesso di Umberto Maddolo, ha continuato, quasi quotidianamente, a frequentare il reparto della Torre cardiologica, utilizzando l’incarico di professore universitario.

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