Come da tradizione si è rinnovato l’incontro delle Fiamme Gialle salernitane con l’Evangelista, quest’anno particolarmente significativo per la Guardia di Finanza dal momento che rientra negli eventi legati alla ricorrenza del 250° Anniversario di Fondazione del Corpo.
Alla cerimonia, impreziosita dall’esposizione della reliquia del braccio del Santo Protettore, alla presenza del Comandante Provinciale Gen. B. Luigi Carbone, ha partecipato una rappresentanza di Finanzieri dei Reparti alla sede. I
riti continueranno nei prossimi giorni con la celebrazione nella Cattedrale, sabato 21, del Solenne Pontificale, che vedrà la partecipazione di una corposa rappresentanza di finanzieri, alcuni dei quali in servizio d’onore ai lati dell’altare e soprattutto con la processione che, con la statua del Santo Apostolo, attraverserà le vie principali della città e del centro storico, scortata da una importante cornice di militari, a tutti i livelli, anche con una rappresentanza di allievi in divisa storica della Scuola Ispettori e Sovrintendenti de L’Aquila, e che effettuerà di fronte al portone d’ingresso della caserma, sede del Comando Provinciale, una breve sosta con una “speciale” benedizione impartita dall’Arcivescovo.
Il periodo dedicato al Patrono, di cui quest’anno ricorre il 90° anniversario della proclamazione di Protettore delle Fiamme Gialle, ad opera del Papa Pio XI, si concluderà poi venerdì 27 settembre p.v. nel Salone degli Stemmi del Palazzo Arcivescovile di Salerno, con il convegno sulla “Figura, la presenza e il rapporto di San Matteo con la Guardia di Finanza”, il cui intervento conclusivo è affidato al Comandante Interregionale dell’Italia Meridionale della Guardia di Finanza, Gen. C.A. Vito Augelli.
«La finanza è un appuntamento tradizionale, patrono dell’arma. È giusto e doveroso un passaggio da loro e la sosta dinanzi la caserma ma luoghi di sofferenza come il carcere, l’ospedale hanno bisogno di questi momenti per questo riteniamo doveroso passare dì là con il braccio di San Matteo», ha dichiarato l’arcivescovo monsignor Bellandi
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