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Lions Club Eboli Valle del Sele: il primo service dell’anno dedicato ai migranti e all’educazione stradale

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Nel domenica 22 settembre, il club Lions Eboli Valle del Sele ha dedicato un service all’associazione di promozione sociale Dunyaa che si occupa di sostenere la popolazione migrante nel lungo processo di integrazione e inclusione nel territorio. Una moderna bicicletta con gilet, dotati entrambi di catarifrangenti per consentire a chi ha bisogno di raggiungere il luogo di lavoro, molto spesso nelle campagne della Piana del Sele, dal centro cittadino.
Molti chilometri vengono macinati dai migranti quotidianamente, in assenza di una rete di trasporti adeguata, al buio, alle intemperie e, quando va bene, in biciletta. Per queste ragioni, una due ruote può mitigare un disagio. Per questo, avere un giubbino catarifrangente può salvare la vita.
Alla cerimonia di consegna erano presenti Nicola Danza, Presidente Lions Club Eboli Valle del Sele, Rita Franco, Responsabile GMT distretto 108ya e Responsabile Multidistretto, GET 108, Thierno Birahim Diop, presidente della aps Dunyya, Tommaso Di Rosario, delegato alle politiche dell’integrazione per Dunyaa e la dottoressa Francesca Scoti, referente Duyaa per l’area socio sanitaria.
«Questo è il primo service dell’anno – spiega Danza – e per noi è molto importante aver cominciato proprio da qui. Non possiamo risolvere i problemi del mondo, ma il nostro compito è esserci per chi ci chiede una mano e per chi ha bisogno. Abbiamo pensato di donare una bicicletta a questa associazione che si occupa di migranti. Abbiamo voluto che fosse munita di catarifrangenti non solo perché ci rendiamo conto che per molti è l’unico mezzo a disposizione per poter andare a lavoro, ma che è anche necessario spostarsi in sicurezza. Troppe le morti sulle strade, senza illuminazione e dissestate. Nel nostro piccolo abbiamo buttato un sasso con la speranza di poter riportare all’attenzione dell’opinione pubblica un tema mai affrontato seriamente e dunque irrisolto».
Anche la responsabile nazionale dei Lions Rita Franco, ha posto l’accento sulla necessità di unire le forze per servire chi ha più bisogno. «Non possiamo cambiare il mondo – ha affermato la Franco-, ma insieme possiamo creare una comunità attenta ai bisogni degli altri e, per quel che è possibile, farcene carico. Oltre alla donazione, infatti, è sempre emozionante quando due realtà associative si incontrano per uno scambio di idee, di intenti e di confronto. Questo ci aiuta a non sentirci soli e a sapere che in rete possiamo raddoppiare la forza per aiutare gli altri».
E’ il presidente di Dunyaa a raccontare la storia di un ragazzo arrivato dal Mali che proprio nei giorni scorsi era stato derubato della sua bicicletta per andare a lavoro. «Quando abbiamo ricevuto la telefonata dal presidente Danza – spiega Diop- ci siamo molto emozionati. Erano giorni che provavamo a capire come aiutare un ragazzo derubato della sua bici. Ed ecco che ora abbiamo la bici. Siamo sinceramente grati perché, più che un semplice dono, è una vera opportunità che viene resa ad un giovane che, arrivato sul nostro territorio, sta cercando di percorrere una strada di riscatto sociale, con fatica e serietà. Questo straordinario incontro con il club Lions rinnova in noi quel sentimento che ci ha spinti e che ci spinge ogni giorno a dedicare parte del nostro tempo agli altri, a tendere una mano a quanti, arrivati qui, adesso vogliono farcela».
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