Per tutelare la libertà di ciascuno e il diritto di manifestare il proprio dissenso, le organizzazioni sindacali Cgil Salerno e Uil Salerno hanno organizzato una manifestazione pubblica mercoledì 25 settembre in Piazza Amendola, nel piazzale antistante la Prefettura di Salerno. Il concentramento si riunirà alle ore 17, dove saranno presenti anche Associazioni e Partiti Politici.
Questo DDL introduce nuovi reati penali, prevedendo il carcere per chi occupa strade e spazi pubblici o privati, limitando così le iniziative e le mobilitazioni sindacali, mettendo a rischio la nostra capacità di difendere i posti di lavoro e di contrastare le crisi aziendali e occupazionali.
Inoltre, sono previste misure gravissime come l’incarcerazione di donne in gravidanza o con figli entro un anno di età e introduce il reato di resistenza passiva, rendendo impossibile ogni forma di dissenso pacifico, spesso necessaria di fronte alle condizioni disumane di molte carceri. Ripropone interventi securitari e criminalizzanti nei confronti dei migranti, mentre il Governo sceglie di abolire crimini contro la pubblica amministrazione, spesso indicatori di infiltrazioni mafiose.
«Se il Governo ci dice che è reato manifestare, allora noi lo faremo – dichiara Antonio Apadula Segretario Generale Cgil Salerno-. Se la minaccia è quella di arrestarci, che ci arrestino tutti. Sicurezza per i lavoratori, politiche sociali, politiche per l’istruzione, per il lavoro e per lo sviluppo sono state inghiottite nel vuoto che regna nel Palazzo. Un vuoto fatto di nulla che si concretizza nel più becero attacco alla democrazia di un Paese come l’Italia che ha contato morti, ha versato sangue innocente per conquistare la libertà di pensiero, di espressione e di sciopero. E’ un attacco a viso aperto a ciascun cittadino, del sud quanto del nord. I nostri governanti stanno assumendo sempre più le sembianze di bulli di quartiere. Vanno fermati».
«Rimanere in silenzio è impossibile – dichiarano Patrizia Spinelli e Ciro Marino Coordinatori Uil Salerno-. Scendere in Piazza è un atto dovuto perché non si può accettare un bavaglio di tale portata che, inevitabilmente, avrà ricadute pericolosamente drammatiche sulle vite di ciascuno di noi. Ci vogliono annientare come popolo e come persone pensanti. Assistiamo ormai da mesi al continuo annichilimento dei diritti fondamentali: l’autonomia differenziata prima e il Ddl sicurezza poi. Non subiremo passivamente questo gioco al massacro. E’ davvero arrivato il momento di scendere in piazza per ribellarsi».
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