Altro punto su cui ci si interroga è quello che concerne la manutenzione e la sicurezza del loco. Anche qui, quello che risalta è la negligenza di un luogo abbandonato alle intemperie, a eventuali incendi dolosi o colposi che siano, senza nessun piano di prevenzione che vada a proteggere un sito così importante come il monte Bonadies e il Castello Arechi. Il responsabile tecnologico del Codacons Campania, l’ingegnere Donato Pace, dichiara:
“Possibile che non ci siano delle soluzioni tecniche-tecnologiche per impedire che un luogo così privilegiato del territorio cittadino non cada vittima di incendi, e intemperie climatiche che potrebbero rovinarlo, oltre che chiuderlo al pubblico per interi zesi? Ad esempio, un impianto perimetrale che innesca un innaffiamento automatico in caso di eventuali incendi, o semplicemente un meccanismo che allerti le autorità competenti in caso di problemi di questo genere?”.
L’avvocato Matteo Marchetti, presidente del Codacons Campania, dichiara poi: “Il Codancons chiede un intervento repentino della magistratura per trovare responsabilità amministrative, per l’ambiente, per i cittadini e per il turismo. Bisognerebbe cercare i responsabili di chi ha gestito la sicurezza dell’area e di chi non ha permesso la continuità dell’attività turistica del sito archeologico”.
Ragionando invece sulle possibili soluzioni da trovare insieme al Comune, aggiunge l’avvocato Marchetti: “Al di là delle responsabilità del Comune, si potrebbe anche immaginare un contributo degli istituti tecnici-industriali della città, organizzando magari progetti regionali, formativi e concreti, per preservare il verde e la natura della nostra città”.
I cittadini-studenti, con il buon esempio e un piccolo rientro economico, potrebbero fare pratica sul campo e prendersi cura dell’ambiente, monitorando e supportando il progetto per curare l’ambiente cittadino. In questo modo la scuola, il Comune e la gestione ambientale cittadina possono collaborare e cooperare per preservare la città. Aggiunge, infine, l’avvocato Marchetti: “Questa è solo una delle tante soluzioni possibili, ma di sicuro qualcosa deve essere fatto sul versante della manutenzione e del preservamento degli ambienti cittadini”.