“Palcoscenico importante, gara stimolante, avversario tosto ma anche rinnovata convinzione delle nostre potenzialità. Sono queste le basi che ci accompagnano alla partita di domani. Contro la Reggiana non abbiamo subito gol per la prima volta, un fatto positivo che dà fiducia a tutti ed è merito ovviamente di ogni reparto. Abbiamo anche creato tanto, purtroppo non concretizzando. Al gruppo ho chiesto più cattiveria sotto porta. L’esame al cospetto di una squadra di Serie A sarà importante per capire quali sono i nostri progressi e a che punto siamo, sotto ogni aspetto. Probabilmente avremo meno spazi, quando li troveremo bisognerà essere lucidi”, dice mister Giovanni Martusciello alla vigilia.
Spulciando gli ultimi tre precedenti ufficiali in casa dei friulani, la Salernitana risulta imbattuta (una vittoria, due pareggi) ma si trattava di partite di campionato. “La Coppa Italia è una competizione a cui teniamo, vogliamo fare bella figura e disputare una partita a viso aperto. Passare il turno sarebbe bello, sebbene oggi la nostra priorità sia mettere mattoncini nel nostro livello di crescita in ottica campionato. C’è stato poco tempo per recuperare energie dopo la sfida di Reggio, però in questo momento ho a disposizione una rosa profonda e con più alternative per ogni ruolo. Per questo motivo, potrei dare spazio a qualche ragazzo che finora ne ha avuto meno e ne approfitteremo per dare ulteriore minutaggio a giocatori che hanno bisogno di trovare la migliore condizione”, ha proseguito l’allenatore, prima di esprimere un giudizio sulla formazione guidata da Kosta Runjaic:
“Ha iniziato la stagione alla grande, fermando squadre forti come Bologna e Lazio ed attestandosi nelle parti alte della classifica. Ho visto la partita contro la Roma e ha fatto comunque buone cose, nonostante il risultato sia stato rotondo. Bisognerà fare attenzione anche lì alla voglia di riscatto e soprattutto a quella di giocatori che hanno avuto poco spazio di mettersi in evidenza. Non sarà semplice, ai miei ragazzi chiedo solo di dare il massimo e interpretare la gara come se fosse campionato”.