In particolare, secondo il quadro investigativo delineatosi, in relazione al quale il GIP ha ritenuto sussistere gravi indizi di colpevolezza a carico non solo degli indagati attinti da misura, al termine dell’incontro di calcio si erano verificati gravi disordini derivanti dalla arbitraria pretesa di alcuni facinorosi supporter dell’Angri di accedere all’area di pertinenza dei tifosi del Matera per compiere azioni violente. Fortunatamente, l’intervento del personale in servizio di ordine pubblico faceva desistere i violenti, che si disperdevano e, apparentemente, si allontanavano dalla struttura sportiva.
Cionondimeno, alle ore 17:00 circa, nell’area di parcheggio prospicente lo stadio, si raggruppavano circa 150 tifosi dell’Angri, che con atteggiamento aggressivo attendevano il deflusso dei tifosi ospiti. Anche in questo caso, i militari riuscivano a fare allontanare i soggetti dalle aree limitrofe allo stadio, verificando che il tragitto che avrebbero dovuto compiere gli ospiti fosse in sicurezza.
Proprio quando stava per avere avvio la fase di deflusso della tifoseria ospite, d’improvviso, da un attiguo vicolo, sopraggiungeva un gruppo di circa 60/70 tifosi, armati di spranghe e pietre, che lanciava bombe carta e vari oggetti contundenti, tra cui sassi e bottiglie di vetro, verso i tifosi della squadra del Matera, colpendo peraltro con una pietra alla testa l’ autista dell’ autobus della squadra ospite. Ancora, a seguito dell’intervento dei militari, gli autori dell’assalto si disperdevano nelle stradine adiacenti allo stadio.
E purtuttavia, per l’ennesima volta, i violenti si riorganizzavano ed appena IO minuti dopo effettuavano un nuovo attacco alla tifoseria ospite da Piazzale Novi con il lancio verso il settore ospiti di ulteriori bombe carta e diversi sassi. A fronte del nuovo intervento dei militari dell’Arma dei Carabinieri, alcuni soggetti si disperdevano, mentre un gruppo di circa 10 persone fronteggiava in maniera minacciosa i predetti militari, pretendendo che costoro smobilitassero il presidio posto a difesa dei tifosi ospiti.
Nel corso delle interlocuzioni volte a convincere i restanti soggetti a desistere dai propri proponimenti aggressivi, un sottogruppo di 3 persone aggrediva con spranghe e cinture il Comandante della Stazione di Angri, attingendolo alle braccia, al torace e alla schiena e cagionandogli lesioni personali. L’azione aggressiva proseguiva con l’ulteriore lancio di bombe carta, sassi ed oggetti contundenti da parte dei componenti del gruppo. Le indagini tempestivamente avviate consentivano di identificare uno degli autori dell’aggressione al Comandante di Stazione.
A carico del predetto soggetto, nel frattempo resosi irreperibile, veniva emesso decreto di fermo di indiziato di delitto da parte del P.M. Tale posizione è stata definita separatamente con applicazione pena su richiesta. Gli ulteriori approfondimenti investigativi compiuti dai militari dell’Arma dei Carabinieri consentiva poi di identificare numerosi altri individui coinvolti nella grave vicenda, con conseguente applicazione a carico di 8 di essi delle misure cautelari eseguite questa mattina.
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