Il deputato salernitano – come riporta oggi il quotidiano “L’Ora” consultabile online – ha presentato una seconda interrogazione per chiedere al ministro “quali azioni intende intraprendere nell’esclusivo interesse dei pazienti dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona e dei cittadini di Salerno”, alla luce di quanto accaduto con
l’inasprimento della misura da parte della Procura di Salerno.
“Il dottor Enrico Coscioni, direttore del dipartimento di cardiochirurgia dell’Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona è, dal 6 marzo 2024, sottoposto alla misura di interdizione dall’attività medica per aver causato la morte di un assistito dovuta alla dimenticanza di un lembo di garza nel ventricolo sinistro del paziente ma nonostante la misura di cui il dottor Coscioni è destinatario risulta, da una ispezione dei Carabinieri del Nucleo
investigativo di Salerno che il cardiochirurgo fosse presente nei corridoi dell’ospedale impartendo regolarmente disposizioni sulla gestione dei pazienti, determinando il ricovero dal pronto soccorso al reparto, attivando medici e personale sanitario, nonché fornendo consulenze ai colleghi sulle terapie che dovevano essere somministrate ai pazienti“, ha scritto il deputato Bicchielli nella sua interrogazione ricordando che “il dottor Coscioni agiva indisturbatamente all’interno dell’ospedale con la totale noncuranza della legge e senza intervento alcuno del Direttore generale dell’azienda ospedaliera”.
“Ci saremmo aspettati un intervento da parte del direttore generale dell’Aou Vincenzo D’Amato ma così non è stato. Anzi, ha permesso al dottor Coscioni di agire indisturbato nonostante il provvedimento della Pro cura. Il ministro Schillaci saprà dare le giuste risposte, come sempre avvenuto fino ad ora”, ha dichiarato Bicchilli.
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